BeTwin

BeTwin

”Beata somiglianza/beatissimo insistere nel giuoco / semplice e affascinante e misterioso / d’essere in due e diverse eppure tanto / somiglianti; ma in questo / è la chiave incredibile e fatale del nostro – poter essere – ..”

BeTwin: due gemelle, il ritratto di entrambe e non solo. Dentro, un autoritratto.
È la volontà di narrare la percezione di quell’esistenza duplicata e i riflessi di un esterno i cui occhi guardano ciechi l’autentica diversità. BeTwin nasce come l’epilogo di un percorso abitato dallo smarrimento, dalla ricerca di confini all’apparenza inconsistenti e dall’illusoria certezza di non essere mai sola. Di non Essere.
BeTwin è l’esplorazione di uno spazio – interiore e singolarmente doppio – dove la prossimità è una simbiotica distanza e l’identicità è dis-identità.


”Blessed similarity / blessed insist on playing / simple and charming and mysterious / to be in two, different and yet so/ similar; but in this / is the key of our incredible and fatal – to be -”.

BeTwin: two twins, the portrait of both and more. Inside, a self-portrait.
It is the will to tell the perception of that duplicated existence and the reflections of an external blind whose eyes look the authentic diversity. BeTwin born as the culmination of a journey inhabited from the loss, from the search for boundaries seemingly inconsistent and from an apparent certainty of never being alone. Of not to be.
BeTwin is the exploration of a space – internally and individually double – where proximity is a symbiotic distance and sameness is un-identity.